San Stanislao
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Re Boleslao II di Polonia (1058-1079) e ricordato nelle pagine della storia per le vittoriose imprese militari che consolidarono il suo giovane stato, allargandone i confini a spese della Russia, per la valorizzazione delle terre, da lui promossa con una nuova organizzazione fondiaria, e per le riforme giuridiche ed economiche. Di questo re, tuttavia, il primo storico polacco, Vincenzo Kadlubeck, ricorda anche le gravi ingiustizie e l’immorale condotta privata. Ma sulla sua strada, Boleslao s’imbatté in un severo censore. Come gia il Battista nei confronti di Erode, il coraggioso vescovo di Cracovia, Stanislao, levo alta la voce, ammonendo l’onnipotente sovrano del suo dovere di rispettare i diritti altrui.
Stanislao era nato verso il 1030 nella diocesi di Cracovia, a Szczepanowo, da genitori non agiati. Compiuti i primi studi presso i benedettini di Cracovia, li poté perfezionare in Belgio, nel celebre studentato di Liegi. Tornato in patria, si distinse per il suo zelo pastorale e per le benefiche iniziative portate avanti con carita e intelligenza. Morto il vescovo di Cracovia, papa Alessandro II lo nomino all’alto incarico. La sua designazione, oltre che dal popolo e dal clero, era stata caldeggiata dallo stesso Boleslao II, che nei primi anni ne assecondo l’opera di evangelizzazione in tutta la regione e la formazione del clero locale, secolare, che doveva prendere progressivamente il posto dei monaci benedettini nell’amministrazione della Chiesa polacca.
La buona armonia tra il vescovo e il sovrano duro finché il coraggioso Stanislao dovette anteporre i suoi doveri di pastore alla tolleranza verso le malefatte dell’amico, poiché la riprovevole condotta del sovrano correva il rischio di alimentare il malcostume tra i sudditi. Le cronache del tempo narrano infatti che il re, innamoratosi di una bella gentildonna, Cristina, sposa di Miecislao, senza frapporre indugi la fece rapire, con grave scandalo per tutto il paese.
Minacciata e poi comminata la scomunica al sovrano, questi non pose piu argine al suo furore, facendo trucidare Stanislao a Cracovia nella chiesa di S. Michele, durante la celebrazione della Messa. L’ignobile “assassinio nella cattedrale” sembra sia stato commesso per mano dello stesso sovrano, dopo che le guardie si erano dovute ritirare perché impedite da una forza misteriosa. Venerato dai Polacchi fin dal giorno del suo martirio, S. Stanislao venne canonizzato il 17 agosto 1253 nella basilica di S. Francesco ad Assisi, e da allora gode di un culto assai diffuso in Europa e in America.